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Limiti nei rapporti interpersonali

Superare i confini che ci dividono.

Se osserviamo una giovane coppia desiderosa di costruire una relazione, di certo non conoscerà quanto detto sopra. Infatti brancola nel buio, perché non ha alcun dispositivo per rilevare  la struttura interiore di ognuno, e delineare la formula di fusione ottimale. Pertanto, devono adottare una regola ferrea: “L’amore copre ogni colpa”. Questa regola li condurrà gradualmente a scoprire la struttura della loro natura interiore, poi sentiranno e capiranno il modo corretto per relazionarsi.

Prendiamo atto dell’emozione e la gestiamo; questo processo include anche la razionalità e i risultati conseguenti. Per ottenere ciò dovremo passare attraverso una serie di esercizi preparatori che porteranno alla consapevolezza di dover trattare il partner con amore. Amare significa pensare al bene dell’altro, mettersi al suo servizio, fare in modo che raggiunga il migliore stato possibile.

Se ci serviamo a vicenda palesando amore, il risultato della nostra connessione sarà sentirsi così uniti da non necessitare di parole.

Ci sarà una comprensione interiore, cordiale, emotiva, saremo l’uno dentro l’altro e diventeremo un tutt’uno.

Proprio in una connessione speciale tra  noi possiamo superare i nostri limiti: non li annulleremo, ma li smusseremo sempre di più, finché non riusciremo a compenetrarci sempre più uno nell’altra. Capiremo come aiutarci a vicenda, come rivolgerci al nostro partner, come comportarci per venirgli incontro. Una persona non può uscire dai limiti del proprio ego da sola, ma solo con l’aiuto dell’altro. Quando inizieremo a procedere in questo modo, in reciprocità, vedremo che i nostri confini tenderanno a scomparire e ognuno sarà in grado di vivere un po’ nell’altro. In questo modo non avremo bisogno di distruggere i confini, ma essi scompariranno lentamente.

È così che arriveremo al punto in cui saremo davvero in grado di fonderci l’uno con l’altra.

Poi in seguito a una fusione totale con il prossimo, non si percepiranno più neanche i confini ora esistenti tra noi e la realtà in generale. Inizieremo a essere inclusi nell’intera realtà, fino a sentire che siamo la stessa cosa. Non ci sono limiti alcuni.

Se le cose stanno così, i limiti esistono affinché impariamo a superarli e a connetterci. Ogni rifiuto e ogni distanza è un invito a connettersi e ad avvicinarsi. Si scopre che la natura ha creato un confine tra di noi, affinché da esso possiamo imparare cos’è “l’unità”.

Donatella Ciuffolini
Giuseppe Negro
Paola Panzeri
Laura Lisi