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Creare un gruppo connesso

Un modo nuovo di lavorare.

Molti gruppi lavorano, seppur a livelli differenti, in modo collaborativo, tuttavia per far progredire un team dovremmo conoscere a fondo il concetto di “connessione”.

Innanzi tutto chiariremo la differenza tra collaborazione e connessione. Se prendiamo una macchina funzionante con il suo motore, tutte le parti lavorano insieme. Ogni parte si muove nella sua traiettoria, compie quello che è il suo movimento rimanendo collegata al meccanismo generale. Si tratta tuttavia di cooperazione meccanica appartenente al mondo “materiale”. La connessione, invece, riguarda solo gli esseri umani si riferisce a un tipo di comunicazione diversa, emotiva. Ognuno percepisce l’altro anche senza doversi esprimere verbalmente, tramite la connessione tutti possono trovare un modo per aiutare gli amici, perché si tratta di una profonda partecipazione mossa dal desiderio di completare gli altri.

Formare un team connesso significa sollecitare nei partecipanti un atteggiamento per cui tutti si sforzano di lavorare con la volontà di comunicare interiormente con gli altri, non solo per una collaborazione puramente formale. 

Un lavoro portato a termine attraverso la connessione è eseguito emotivamente e professionalmente in completa reciprocità. E quando qualcuno della squadra svolge un’azione non lo fa da solo ma come meccanismo in cui l’azione è sempre a nome della squadra e per la squadra. Il singolo percepisce gli altri come un tutt’uno, desidererà essere totalmente disponibile.

Gli sforzi compiuti dagli impiegati per connettersi in questo modo creano nel team una nuova entità chiamata gruppo: un qualcosa di unico che li avvolge e li unisce  provocando in loro una sensazione che li aiuta a lavorare meglio.

Inoltre, man mano che la connessione si approfondisce,

il gruppo inizia a percepire una forza speciale, una forza che collega tutti i dettagli della realtà a un meccanismo integrato e connesso.

Come mai succede ciò? Perché il desiderio dei membri della squadra di connettersi tra loro come organi di un singolo corpo, li rende in qualche modo simili e coerenti con questa stessa forza. A questo punto iniziano a farla propria, ad averla sempre più a disposizione. E grazie a questa forza che il successo si schiude però a un livello completamente diverso.

Una persona che sperimenta un contatto reciproco a tale livello non vorrà mai lasciare la sua squadra. Sentirà che con loro percepisce il piacere di “connettersi come un’unità coesa e produttiva rivolta al bene dell’azienda che ne avrà a sua volta un grandissimo guadagno.

Donatella Ciuffolini
Giuseppe Negro
Paola Panzeri
Laura Lisi