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PERSONE DIVERSE, MONDI DIVERSI

Come superare le divergenze di opinioni.

Io vedo bianco, tu invece nero: io penso che qualcosa sia cattivo, tu invece sei sicuro che sia buono. Persone diverse, mondi diversi. Come possiamo collaborare quando ci stiamo allontanando, e ognuno si chiude in sé con un’idea completamente diversa? E comunque, perché siamo fatti così?

Per propria natura, ogni persona nasce con caratteristiche uniche. Dopodiché cresce in una certa famiglia, riceve una certa educazione, frequenta una certa scuola, fa il servizio militare, fa carriera, ha una famiglia. Lungo il suo percorso, è fortemente influenzata dai media e dai social network, controllati da parti interessate che lavorano intensamente su questo. Tutte queste influenze, andandosi a intrecciare con le tendenze innate della persona, ne vanno a modellare la struttura e le opinioni, rendendola ciò che è.

Ma alla fin fine è davvero sé stessa? Grande domanda.

Di conseguenza, ognuno vede il mondo attraverso un proprio filtro interiore,

per mezzo di occhiali che solo lui possiede. Ecco perché è molto difficile comprendere gli altri e ci scontriamo in incessanti lotte. Ognuno cerca di sottomettere l’altro, per dimostrare di avere ragione, ma anche se qualcuno per qualche istante sembrerà essersi convinto, col passare del tempo tornerà alla propria opinione.

Perché per noi la nostra opinione è così importante? Perché la percepiamo come espressione di noi stessi. E se gli altri non sono d’accordo con noi, ciò mina le nostre fondamenta, facendo crescere una sensazione di insicurezza.

Se a tutti fosse stata data un’istruzione di base simile, spiegando l’orientamento generale dello sviluppo, le persone sarebbero in grado di capirsi più facilmente. Lo studio fondamentale consiste nel fatto che nell’intero sistema della natura esiste una legge di connessione complementare tra opposti. Questa è la formula integrale della natura per lo sviluppo della vita. E oggi, in un mondo sempre più connesso con una interdipendenza assai pressante, andremo a stare sempre peggio se la società non adotterà questo modello integrale di connessione.

È chiaro che ci saranno sempre delle differenze tra di noi, perché ognuno proviene da una radice diversa, e “proprio come i loro volti non sono uguali, così le loro opinioni non sono uguali”.

Tuttavia, al di là di tutte le opinioni bisognerà imparare a costruire una connessione tra i cuori,

perché la complementarietà è il modo per creare la perfezione.

Il metodo per farlo è costruire un potente sistema di connessione che da un lato includerà tutte le differenze e le diversità, dall’altro tutti gli sforzi per le connessioni. Questa combinazione crea un meccanismo molto potente, un trampolino di lancio per una nuova forma di esistenza.

Quindi, peccato perdere tempo in litigi. L’unica cosa su cui essere d’accordo è che, nonostante tutte le differenze, dovrebbe esserci una connessione tra di noi. È proprio su questo piano che si colloca il nostro lavoro principale. E quando incontriamo qualcuno che non è d’accordo con la nostra opinione, vale la pena ricordare che con l’amore si può coprire ogni mancanza. In questo contesto, le mancanze sono costituite dalle divergenze delle nostre opinioni e l’amore è il sentimento di connessione che viene a formarsi al di sopra di esse. Ognuno può rimanere della propria opinione, ma insieme chiederemo di sentirci connessi da cuore a cuore.

Se ci aiuteremo a vicenda a considerare la connessione tra di noi come un valore supremo,

scopriremo che tutte le mancanze si palesano solo per costringerci ad aumentare sempre di più la connessione,

per aprirci, attraverso di essa, a un mondo nuovo, illuminato e bello.

Donatella Ciuffolini
Giuseppe Negro
Paola Panzeri
Laura Lisi