Ridefinire le relazioni interpersonali.
Nella relazione di coppia, con i bambini, sul posto di lavoro, nella società, nell’economia e nell’umanità nel suo insieme, manca oggi la capacità di come impostare relazioni armoniose. Tutti hanno un grande ego e molto orgoglio, tutti aspirano al riconoscimento e a una posizione di controllo. Giorno dopo giorno, diventa sempre più difficile fare un passo indietro o rinunciare a qualcosa anche in minima parte. È abbastanza chiaro che senza un cambio di tendenza il futuro sarà a tinte fosche. La questione se riusciremo a rieducarci prima di un comune declino. Riusciremo a ridefinire la percezione del rapporto fra uomo e uomo e tra uomo e donna? O dovremo ancora attraversare crisi terribili per ottenere sempre lo stesso risultato?
In un modo o nell’altro,
dovremo passare per una vera rivoluzione dei valori culturali: dall’educazione, alla comunicazione, ai media.
Capiremo come le leggi della natura regolano il mondo che ci circonda, come questo ci influenza e come, a nostra volta, possiamo influenzarlo.
Istintivamente pensiamo solo a noi stessi e a come sfruttare gli altri, più o meno consapevolmente, questa è la situazione. Così è strutturato il sistema operativo insito in noi: ricevere piacere e delizie per noi, da tutti. Allo stesso tempo, poiché in tutti noi cresce il desiderio di ricevere da tutti, non c’è futuro per alcuna connessione tra gli esseri umani. Quando sentiremo che questo fattore interiore distrugge tutte le nostre relazioni, a tutti i livelli e in tutti i settori, potremo promuovere insieme un sistema di comunicazione più avanzato. Con il supporto sia della mente che dei sentimenti, sarà possibile dirigere correttamente il cambiamento della propria natura, in modo che tra tutte le parti regni equilibrio, completezza, armonia, compiutezza.
La scala sociale dei valori cambierà in modo sostanziale.
Visto che oggi ammiriamo comportamenti aggressivi, competitivi, perché i media ci condizionano in tal senso, non c’è da meravigliarsi che di generazione in generazione le persone diventino più egoiste e i fenomeni negativi peggiorino. In futuro, quando impareremo a costruire un mondo basato su nuovi valori, apprezzeremo e rispetteremo coloro che aiutano e si comportano bene nei confronti degli altri.
In una realtà così connessa, qualsiasi rinuncia che si faccia a beneficio di altri si percepirà come un guadagno personale, un’opportunità per sentirsi parte e avere un ruolo nella costruzione di una società che dà vita. In ogni interazione con qualcuno si vedrà l’immagine del sistema integrale a cui tutti appartengono come organi complementari.
La condizione per l’esistenza di un tale sistema integrale è che ogni elemento al suo interno non senta pressioni e minacce da nessuno ma solo sostegno e aiuto,
con la sensazione generale che la cosa migliore, sicura e giusta sia quella di essere insieme, come opposti che si completano a vicenda. In verità la natura è costruita e sviluppata in questo modo, da opposti che si completano a vicenda in armonia e creano il meraviglioso tessuto della vita.
Ma, questo è il punto importante, mentre nella natura la connessione e l’integrazione si verificano spontaneamente, nella società umana dobbiamo realizzarle a partire dalla consapevolezza che, nonostante le nostre diversità, siamo tutti un corpo solo. Un corpo che ha bisogno continuamente di alimentare la connessione dei suoi organi e questi partecipano consapevolmente allo sviluppo del tutto facendo uno sforzo incessante per ravvivare la connessione.